
19 January 2010
14 November 2009
We Are Pressed

22 August 2009
Dall'Ambasciata
19 November 2008
Il Crosspost E' Male


La cosa che mi stupisce non è tanto che oggi i Tiny comprivano nella stampa locale (cosa che comunque fa sempre molto piacere, soprattutto quando sono gli amici ad avvisarti per telefono le prime ore del mattino)... ma il fatto che Bertaccini si dimostri un lurcatore talmente attento da avere incluso tra i brani programmatici della band "The Smiths and the cure" e "DAT". Cioe'. Quei brani sono stati solo fatti sentire a pochi amici in fase di bozza.... QUESTA DOMENICA!
Grazie Supergigi :)
Dal Resto del Carino del 19/11/08
Tiny Tide, rock al Diagonal
SONO I TINY TIDE gli ospiti del Fiagonal Loft Club, in Viale Salinatore 101. Si tratta di una giovane rock band di Cesena che canta in Inglese. Il singolo "Girls from Ronta" è stato trasmesso in diverse trasmissioni radiofoniche di musica indipendente.
Dal Corriere Cesena del 19/11/08
Al Diagonal ecco i "Tiny Tide"
Forlì. Un'altra formazione della sempre più attiva scena indipendente locale, i "Tiny Tide", si esibirà questa sera sul palco del "Diagonal Loft Club" di Forlì in Viale Salinatore 101, per la sua programmazione dal vivo del mercoledì sera. E? una delle formazioni, dal punto di vista biografico, più giovani, ma anche più attive, emerse nelle ultime stagioni, infatti il quartetto cesenate ha già collezionato molte esibizioni dal vivo presentando il loro primo mini album intitolato "The Ronta EP". Il Suono del gruppo è un personale incontro tra ilfluenze brit pop, suggesioni da "nuova onda" di fine anni 70, ed un approccio delicato e quasi naif, che rende fragili ma romanticamente intriganti le loro canzoni.
Uno stile personale guidato dallo "spirito" di Mark Zonda, una delle figure più attente e curiose della scena romagnola, che si muove tra dj set, cura della grafica personale del gruppo, ed uno studio di registrazione dove il gruppo si ritrova per incidere brani che hanno titoli esplicativi come "The Smiths and the cure" e "DAT", un segreto curioso da scoprire, a partire dall 22, ad ingresso libero.
17 November 2008
Rece su Music Club
Ian Della Casa
Grazie Ian :)
13 November 2008
The Rise

Today a little pack was left on my desk. It came from London. It was from Philip. Id est: LeBleu.
The Concept album "The Rise and Fall of LeBleu" is out. You can check the song I helped to write and sing in our space.
Here's the first review:
GIBBERISH
"Le Blue is an occasional concept band driven by Edinburgh based musician, Philip Lockwood Holmes. His second album, released via Google Checkout is now available and is an imaginative and pretty ambitious travelogue through the history of civilisations that have risen and fallen over the eons. ... / The stand out track, Rock in the Empire, in collaboration with Mark Zonda from Tiny Tide verges on Rock and Roll."
You can find the album HERE.

Here's he lyrics:
" Checking all the maps that brought me here
Noise still in my head
Places at my back crossed with an x
Red marks on my path
Engine waiting still and cold at touch
Nations in my hands
Wondering how hard was for a man
To ride from land to land
Ages since I held your marble arms
Far away from here
Once you were the centre of the World
Then you crawled in fear
AND ALL THAT WE HAVE LEFT
IS ROCK IN THE EMPIRE
ALL THOSE THICKY STONES THROUGH YOU AND ME
RUINS EVERYWHERE AND ROCK IN THE EMPIRE
BURNING MILES AND MILES THROUGHT YOU ANE ME
Dancing to the sound of drums and claps
Conquered by a smile
You won’t turn me down, your faith and pride
Won’t shake these walls tonight
Dates are numbers on a paper killing moments cut of labour nailing our future to the past
You rope me in some romantic jokes
Holding on the power till I’m done
To live each spark of life
Free at last from orders, can’t realize
I’m still a slave to vice
Blinking lights are flashing over people pop and fade in new positions bringing balance to the dance
Colliding in your Jin & Coke
AND ALL THAT WE HAVE LEFT
IS ROCK IN THE EMPIRE
ALL THOSE THICKY STONES THROUGH YOU AND ME
RUINS EVERYWHERE AND ROCK IN THE EMPIRE
BURNING MILES AND MILES THROUGHT YOU ANE ME
Shut your silly voice and hide that smile
time are changing fast
Keep apart the triumphs and the best
And give them all the rest
When it’s over dark come closer killing sparks and blowing moments cloaking every witness on the track
Grey sparrows picking off the bread
I was never meant to be afraid
I was never meant to be afraid
I was never meant to be so late
I was never meant to save a pray
Dazzles coming in a thunder drawing circles over temples leaving all that beauty at their back
Black leather in some ionic slams
Killing all the conquests of the past
Killing all the conquests of the past
Lead away the future from the grave
Throw dices on that muddy lap
Coming home with no solutions for my august revolution pulling off the helmet from the head
Was your world ready for this mess"
4 August 2008
Campi Di Puttane Infiniti
Questa canzone ha avuto una genesi un po' lunga. Una domenica mattina mi sono svegliato con una strana melodia in testa. Ho acceso la tastiera, e mi sono messo a suonare uno strano ritornello. Quello del sogno che stavo facendo. Non mi ricordavo il sogno, ma quella strana melodia che mi girava in testa si' (Mi era gia' successo dopo la morte di Freddie Mercury).
Chiaramente si sveglia anche la ragazza che era nel letto con me e mi fa:"Bella...". Al che rispondo:"Ti piace? L'ho scritta ora. E' di Lenny Kravitz".
Ancora non so da dove di preciso se ne venga fuori quella canzone. Nel sogno la stava trasmettendo una radio. Nel periodo in cui l'ho sognata avevo smesso di scrivere canzoni. Ma quella melodia, il ritornello, era talmente incisivo che aveva continuato a suonarmi nella testa per anni, tanto che ogni qualvolta che trovavo un piano inevitabilmente mi ritrovavo a suonarlo. Piu' o meno come faccio ora con "Wonderlust" degli Wings.
Fu cosi' che, pian piano, cominciai ad immaginarmi anche una strofa. Che a sua volta ho annotato solo mentalmente. Per anni.
E' strano. In genere non penso mai ad un'intera melodia per scrivere successivamente il testo. Le cose vanno di pari passo (con l'eccezione di canzoni com "Girls From Ronta").
Mi sono ritrovato anni più tardi, nel 2007, a vivere quel magico momento di continue folgorazioni e idee di cui vi parlavo in qualche post precedente. Dalla solita passeggiata autunnale al mare, nel constatare tristemente che la spiaggia libera della costa era sempre più limitata da nuovi campi di pallavolo, l'accostamento delle parole "Field" e "Forever" ha fatto scattare la scintilla. "Beach Volley Fields Forever". Un'altra citazione Beatles!
Mi piaceva molto l'idea di una canzone che si chiamasse cosi'. A questo punto perche' non tentare di ricamare un testo sulla melodia che avevo sognato nel 2002 e mi portavo dietro cosi' tanto tempo? Come esorcizzare un fantasma. O meglio: fare prendere il volo ad una creatura che finalmente e' in grado di volare.
Ecco la traduzione:
"E' strano, lo sai
Sta cambiando la mia anima
ancora una volta
siamo vicini
Ancora sottosopra per il volo
Senza tempo per gli addii
avvicinati
siamo vicini
Il sole nel cielo
risplenderà nei tuoi occhi
mentre la sabbia ti scalderà le mani
una pioggia di polvere e granelli
Ma il posto che conoscevo
è cambiato a sua volta
mentre non riesco a credere
che quello che vedo sia vero
Giù in ginocchio
Ti sto scongiurando seriamente
di ridarmi cià che è dovuto
perchè ora mi sento fottuto
Tutto quello che riesco a vedere
Sono fottuti campi di pallavolo
e il posto dove sono cresciuto
ora sono rovinati dalla gioventù.
Non è più divertente
Hai ingannato la mia anima
E' finita
Amore mio
Ancora sottosopra per la litigata
è tempo per gli addii
"Vattene ora!"
Le dissi
Il sole nel cielo
Si spegnerà lontano
mentre la presa perderà le sue mani
e la pioggia laverà via le sue accuse
Ma la ragazza che conoscevo
è cambiata a sua volta
e non posso riportare in vita
il suo amore così innocente.
Giù in ginocchio..."
PS: Nella versione demo c'e' un messaggio subliminale che dice "Porlock guarda i Devo".
Tiny Tide - Beach Volley Fieds Forever
Tiny Tide - Beach Volley Fields Forever (Live @ AC/AU 07)
7 April 2008
Set The Fire To The Tiny Paper
Sembra che le demo casalinghe abbiano riscosso piu' successo che l'Ep.
Questa una nuova rece dell'Ep, qui di seguito invece l'articolo apparso su Rumore ad opera di Er P
"Dalla provincia bolognese a quella cesenate. Dalla revolution summer a quella di priavera con Mark Zonda, i Tiny Tide e il loro "February Demos": ennesima conferma che provinciali do it better. Pescando dal j-pop e dall'indie svedese senza prendersi troppo sul serio, ridendo e cantando, riescono con quella voce alla Young Tiny Giant e quel synthpop straniante a farmi bere tutta d'un fiato una cup of tea che di solito sorseggio appena. Alcuni episodi non sono del tutto riusciti, ma se senza manco accorgemene mi sono trovato a canticchiare "Girls from Ronta" ci siamo decisamente (7) "
Che dire. Mi faccio un caffe', mi vesto, e corro alle prove :)
17 March 2008
Un paio
I) DeBaser
II) Music Club
Cheeeeers :)
PS: Venerdi' mettero' su un po' di dischi in occasione del concerto dell'amico "Stars in Coma" presso il Lego di Cesena. Sabato bissero' con Pullo all'Officina 49 per il concerto di debutto dei fantastici Sybiann :)