"Zonda è un entusiasta, innamorato della musica indipendente e di tutte le sue premesse, che si 81 chiamino David Bowie o Left Banke, Primal Scream o Ash, Beatles o Elliott Smith. Malgrado uno sforzo maggiore in fase di produzione tanto che si è spinto a coinvolgere band come gli svedesi Stars in Coma, i britannici Brigadier e lo statunitense Anthony Rochester - la dimensione lo-fi è il timbro predominante, come una patina sulla pelle del suono e una cartilagine che frastorna le strutture."
La recensione di Stefano Solventi prosgue qui su SentireAscoltare.
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